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san filippo neri, testimonianze dai processi di canonizzazione

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view post Posted on 26/5/2010, 16:09

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TESTIMONIANZA DI FRANCESCA DA CIVITELLA SUL MIRACOLO DELLA RISURREZIONE DI PAOLO MASSIMO PER INTERCESSIONE DI SAN FILIPPO NERI
Da “Il Primo processo per san Filippo Neri”, vol III, pag.406-407

Sono circa sedici anni, che il predetto s.r Paolo Massimo haveva quattordeci anni, et si ammalò di febre continua e stette ammalato circa doi mesi e mezzo; et il predetto p. Filippo lo veniva a vedere quasi ogni giorno, consolandolo e confortandolo, che havesse patientia nell'infermità, et confessandolo, ogni volta che ci veniva. Et durò tanto l'infermità, che lo condusse all'estremo, che se ne morì. Et, stando così aggravato, nel fine della vita sua, il p. Filippo mi disse, che io lo mandasse a chiamare, quando il s.r Paolo stava per spirare, perchè se voleva trovar presente alla sua morte. Et, stando esso s.r Paolo per spirare, io mandai subito un servitore di casa (del quale non me ricordo il nome) a chiamare il detto p. Filippo, che venisse subito, perchè il s.r Paolo stava per morire. Il quale servitore trovò, che il p. Filippo diceva Messa, e, per questo, non potè venir a tempo che il detto s.r Paolo era già morto. Al quale li fu raccommandata l'anima dal rev.do d. Camillo, parrocchiano di S. Pantaleo di Roma, il quale si era partito, havendolo lasciato morto, et il s.r Fabritio, suo padre, l'haveva serrati li occhi, nella sua morte. Che io a tutto mi trovai presente, che havevo cura di governare detto s.r Paolo, et io havevo messo in ordine l'acqua per lavarlo e li panni per vestirlo morto, et mandarlo alla sepoltura, et lo vidde anchora morire. Et, in questo, dellà a mezz'hora in circa, venne il p. Filippo e se accostò al corpo di esso s.r Paolo morto et si fece dare l'acqua benedetta, e con essa li tocchò la bocca et il viso, e, poi, tocchandolo senz'acqua, se l'accostò, chiamandolo per nome: « Paolo ». Et, alla chiamata del p. Filippo, esso s.r Paolo resuscitò, et se rivoltò a me, et mi domandò l'orinale, et orinò, stendendo lui proprio la mano, pigliando l'orinale et, dopò, raggionò circa un quarto d'hora (più presto più che manco) con il detto p. Filippo. Il quale domandando al detto s.r Paolo, se moriva volentieri, il detto s.r Paolo rispose, che volentieri moriva, per andare a Paradiso, et così tornò a morire de novo esso s.r Paolo . Il quale io lo sostentava dalla mano mancha, et io restai stupita, con l'altri, che erano lì presenti, di haver veduto resuscitare detto s.r Paolo, attribuendo tutto alla santità de detto p. Filippo.

Et, ad opportunam interrogationem, respondit: ci era presente, quando, la prima volta, morì, et poi resuscitò, et dopo ritornò a morire, il s.r Fabritio, suo padre, la s.ra Violante, seconda moglie di esso s.r Fabritio ,et Portia, et Glieronima, serve di esso s.r Fabritio delle quale una ne è morta, et l'altra si è fatta monacha in Civita Ducale, et altri servitori, che non me ricordo chi erano: perchè ci erano concorsi tutti quelli de casa, a vedere questo, che era occorso nella morte d'esso s.r Paolo.
 
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