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Dal Napoleone di Notting Hill, La lode del droghiere

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fra roberto
view post Posted on 23/5/2012, 17:12 by: fra roberto

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La bottega era una di quelle curiose botteguccie che abbondano nelle vie meno frequentate di Londra, e sono chiamate botteghe di giocattoli, certamente perché i giocattoli vi hanno la prevalenza. Il resto della mercanzia consiste in tabacco, libri scolastici a buon mercato, confetti e zucchero d'orzo, romanzetti da due soldi, carta, temperamatite da un soldo, lacci da scarpe e petardi. In quella si vendevano anche giornali, e lungo la vetrina erano esposti dei cartelli sporchi.
«Temo», diceva Wayne tra sè entrando, «temo di non riuscire bene come dovrei presso questi negozianti. Sarebbe forse perché non ho saputo elevarmi sino a comprendere il senso del loro lavoro? O forse perche c'e qualche segreto nascosto in fondo a queste botteghe, che un semplice poeta non è capace di capire?»
Egli avanzò verso il banco con aria un po' scoraggiata che però riuscì a vincere rivolgendo la parola all'uomo che vi stava dietro: un uomo di media statura, dai capelli precocemente bianchi, che pareva un fanciullone.
- Signore - gli disse Wayne - io vado di casa in casa lungo la nostra strada e mi sforzo di dare ai nostri concittadini il senso del pericolo che minaccia la nostra citta; ma in nessun luogo come qui, il compiere tale dovere mi è parso cosi difficile. Giacché colui che tien bottega di giocattoli è il guardiano di tutto ciò che ci rimane dell'Eden e del tempo anteriore all'inizio delle guerre. Voi siete qui in continua meditazione sui bisogni di questa età meravigliosa nella quale ogni scala ci conduce alle stelle, nella quale non c'e sentiero di giardino che non ci avvii verso l'altra estremità del nulla. Credetemi: dopo aver ben riflettuto, io vengo a battere il vecchio tamburo spaventoso del pericolo in questo paradiso di bambini. Rifletteteci un momento, e non mi condannate in fretta. Questo stesso paradiso conosce almeno un rumore e un principio di pericolo come l'Eden, destinato alla perfezione, conteneva l'albero terribile. Non giudicate l'infanzia da questo arsenale di piacere al quale presiedete! Voi avete qui un giuoco di costruzioni che è segno dell'istinto di costruzione, anteriore a quello di distruzione. Avete delle bambole che fanno di voi prete di questa divina idolatria, avete l'arca di Noè, e tramandate così il ricordo d'ogni vita salvata miracolosamente come cosa preziosa e che non può essere compensata. Ma del preistorico buon senso e del razionalismo infantile della terra? Non avete cose più terribili? Che cosa sono queste scatole che io vedo in questo cassetto e che non sembrano contenere altro che soldatini di piombo? Non sono la prova di quel terrore e di quella bellezza, di quel desiderio di una bella morte, che non possono essere escluse neppure dall'immortalita dell'Eden? Signor Turnbull, non disprezzate i soldatini di piombo!
- Io non li disprezzo! — rispose il signor Turnbull, bottegaio, brevemente ma con grande enfasi.
- Sono lieto di sentirlo dire da voi - replicò Wayne. - Confesso che temevo per i miei disegni militari l'imponente dolcezza della vostra vocazione. Come, mi dicevo, quest'uomo che non conosce altro che sciabole di legno fatte per il divertimento dei bimbi, come accoglierà il pensiero delle sciabole d'acciaio fatte per infliggere il dolore? Ma sono già mezzo rassicurato. Il vostro tono mi permette di credere che io possegga la chiave di una delle porte del vostro paese fatato, della porta dalla quale entrano i soldati; giacché, non ve lo nasconderò più a lungo, signore, io son venuto appunto per parlarvi di soldati. Il vostro pacifico mestiere vi renda misericordioso verso coloro che sono in mezzo alle faccende di questo mondo! Possa la vostra esperienza di Nestore calmare le nostre sanguinose cure! Giacché c'e guerra in Notting Hill!
II piccolo bottegaio si drizzò di colpo, agitando le sue mani grassoccie e lasciandole andare sul Banco.
- La guerra! - esclamò allegramente, davvero, signore? E' proprio vero! Che gioia! Che spettacolo, Dio mio, per i miei occhi stanchi!
Wayne fu quasi sbalordito, per quelle rumorose espansioni.
- Sono incantato - balbettò egli - non immaginavo neppure...
Fece appena tempo a scansarsi per evitare ii signor Turnbull ch'era saltato a piedi uniti sul Banco e si precipitava fuori del negozio.
- Guardate questo, signore — esclamò dirigendosi verso la vetrina - guardate questo.
E rientrò con due cartelli lacerati esposti davanti alla bottega.
- Leggete questo, signore — gridava pondoli sul Banco.
Wayne si chinò e Jesse su uno dei cartelli: ULTIMA BATTAGLIA La RESA DELLA CAPITALE DEI DERVISCI
NOTEVOLE, ecc. ecc. e sull'altro: ANNESSIONE DELL' ULTIMA REPUBBLICHETTA LA CAPITALE DEL NICARAGUA SI ARRENDE DOPO UN MESE DI BATTAGLIA SPAVENTOSA CARNEFICINA
Wayne era allibito. Guarò le date: i due cartelli erano dell'agosto di quindici anni prima.
- Perché conservate questi vecchiumi? — domandò egli con quello stupore che gli faceva perdere quel suo incredibile senso di misticismo - perche li tenete esposti all'esterno della
vostra bottega?
- Perché, rispose l'altro con semplicita, - perché sono ricordi dell'ultima guerra. Voi mi venite a parlare di guerra; ora, accade che la guerra sia la mia predilezione.
Wayne alzò al cielo i suoi grandi occhi azzurri con uno stupore puerile.
- Seguitemi - aggiunse Turnbull, e lo condusse in una specie di retrobottega.
Il centro di questa camera era occupato da un'ampia tavola di legno bianco, dov'erano allineate file e file di soldatini di piombo parte della merce del negozio. Il visitatore non ci avrebbe badato, se non fossero stati disposti secondo un raggruppamento strano che non rispondeva alle regole commerciali e non era nemmeno opera del caso.
Voi sapete senza dubbio - disse Turnbull volgendo verso Wayne i suoi grandi occhi - voi sapete senza dubbio quali erano le posizioni delle truppe americane e nicaraguensi prima dell'ultima battaglia e così dicendo, mostrava la tavola con la mano.
- Mi rincresce ma non ne so nulla - rispose Wayne - io...
E' perche, credo, a quel tempo voi eravate tutto assorto nella faccenda dei Dervisci! Troverete questa battaglia in quell'angoletto. - E indicava il pavimento che era coperto in parte da un altro gruppo di soldatini di piombo.
- Mi pare — disse Wayne — che v'interessiate molto alle cose dell'esercito.
- Non m'interesso d'altro - rispose bottegaio, con semplicità.
Wayne faceva un grande sforzo per contenere una singolare esaltazione.
Se è così — disse — posso parlarvi in confidenza. Circa la difesa di Notting Hill, io...
- La difesa di Notting Hill, dite voi, signore? Di qui, signore - disse Turnbull molto commosso.
Guardate in questa cameretta — e condusse Wayne in una camera la cui tavola era interamente coperta da minuscole pietre da costruzione, quali adoperano i bambini nei loro trastulli. Osservando bene, Wayne vide che erano disposte in modo da formare esattamente il piano di Notting Hill.
- Signore, - prosegui Turnbull martellando le parole, - avviene questo, che voi avete il dito proprio su ciò che forma il segreto della mia vita. Da fanciullo, io sono cresciuto fra le ultime guerre di questo mondo, quando il Nicaragua fu conquistato e i Dervisci furono distrutti. E la guerra è divenuta un capriccio, per me, come per un altro la mania dell'astronomia o degli uccelli impagliati. Io, non odio alcuno, ma mi interesso alla guerra considerandola come una scienza, come un gioco. E a un tratto mi son visto mancare questo piacere. Le grandi potenze, assorbite tutte le piccole nazioni, hanno concluso fra loro quel famoso accordo, e addio guerra! Non mi rimaneva altro da fare se non ciò che faccio ora: leggere i racconti delle campagne d'un tempo in vecchi giornali sudici, e raffigurarmeli con i miei soldatini di piombo. Ebbi però un'altra idea: mi divertii a concepire un disegno della difesa che questo quartiere potrebbe opporre qualora venisse assalito. Direi quasi che questo disegno v'interessi quanto interessa me.
- Qualora venisse assalito! - ripeté Wayne, ed era così assorto, che pronunziava le parole quasi meccanicamente — signor Turnbull, sappiate che è proprio assalito! Per grazia di Dio, io porto almeno a una creatura umana la notizia che, in fondo, è la sola buona notizia che possa ricevere un figlio d'Adamo. La vostra vita non è stata inutile! la vostra fatica non è stata un vano trastullo; proprio ora che vostri capelli diventano grigi, Turnbull, proprio ora state per conoscere la vostra giovinezza. Dio non ve l'ha tolta; non ha fatto che prorogarla. Sediamoci qui e spiegatemi il piano militare di Notting Hill; giacché dobbiamo difendere Notting Hill insieme, voi e io.
 
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