Fra Noi

Posts written by fra roberto

view post Posted: 26/11/2013, 08:48 Ferite - Aforismi
Quando i giapponesi riparano un oggetto rotto, valorizzano la crepa riempiendo la spaccatura con dell’oro.
Essi credono che quando qualcosa ha subito una ferita ed ha una storia, diventa più bello.
Questa tecnica è chiamata "Kintsugi."
Oro al posto della colla. Metallo pregiato invece di una sostanza adesiva trasparente.
E la differenza è tutta qui: occultare l'integrità perduta o esaltare la storia della ricomposizione?
Chi vive in Occidente fa fatica a fare pace con le crepe.
"Spaccatura, frattura, ferita" sono percepiti come l'effetto meccanicistico di una colpa, perchè il pensiero digitale ci ha addestrati a percorrere sempre e solo una delle biforcazioni: o è intatto, o è rotto. Se è rotto, è colpa di qualcuno.
Il pensiero analogico -arcaico, mitico, simbolico- invece, rifiuta le dicotomie e ci riporta alla compresenza degli opposti, che smettono di essere tali nel continuo osmotico fluire della vita.
La Vita è integrità e rottura insieme, perché è ri-composizione costante ed eterna. Rendere belle e preziose le "persone" che hanno sofferto......questa tecnica si chiama "amore".
Il dolore è parte della vita. A volte è una parte grande, e a volte no, ma in entrambi i casi, è una parte del grande puzzle, della musica profonda, del grande gioco. Il dolore fa due cose: Ti insegna, ti dice che sei vivo. Poi passa e ti lascia cambiato. E ti lascia più saggio, a volte. In alcuni casi ti lascia più forte. In entrambe le circostanze, il dolore lascia il segno, e tutto ciò che di importante potrà mai accadere nella tua vita lo comporterà in un modo o nell’altro
I giapponesi che hanno inventato il Kintsugi l'hanno capito più di sei secoli fa - e ce lo ricordano sottolineandolo in oro.
view post Posted: 25/11/2013, 11:35 Distrazione - Aforismi
Parlando col Can. Filippo None, gli confidò che quando pregava non soffriva, per grazia di Dio, distrazione di sorta; e soggiunse: Che cosa vuoi? La mia testa è fatta come uno scaffale che ha vari scompartimenti; quando ho bisogno di una cosa, la prendo nella sua casella, ma non tocco le altre che stanno ognuna al suo posto; e se richiamo alla mente una cosa che debba formare l'occupazione del momento, mi occupo di quella e non penso ad altro (Gorrino, Vita del Cottolengo)
view post Posted: 25/11/2013, 11:34 Cristo Re - Aforismi
Doveva presentarsi un giorno al Re che gli aveva fissata la udienza ad un'ora, nella quale l'Ufficio non poteva essere finito: ma egli non volle né interromperne né affrettarne la recita. Finito l'Ufficio, fu avvertito che era trascorsa l'ora designata e che correva pericolo di fare cosa inutile, recandosi a Corte: Saremo a tempo ugualmente, rispose egli sorridendo e aggiunse: Non posso negare che il Re mi dimostra molta e grande bontà; e tuttavia potrebbe accadere che un giorno egli abbia a dimenticarmi: finora stetti col Signore che non abbandona mai... (Gorrino, Vita del Cottolengo)
view post Posted: 25/11/2013, 10:32 Esibizionismo - Aforismi
"Bruciate pure di amor di Dio nel vostro interno, come santa Teresa e santa Maddalena de' Pazzi; ma sia conosciuto da Dio solamente e non dagli uomini" (Cottolengo)
view post Posted: 25/11/2013, 09:35 Paradiso - Aforismi
Iddio non ha bisogno di creare il Paradiso per se stesso, perché Egli è a se medesimo il suo Paradiso; l'ha dunque creato per noi, e se vogliamo, il Paradiso è nostro (Cottolengo)

Dunque siamo intesi, tutti in Paradiso, nessuno eccettuato: là vi do l'appuntamento e chi giunge primo aspetti gli altri che, più o meno presto, speriamo tutti di giungervi (Cottolengo)

La prima arrivò davanti alla porta del Paradiso ma, trovandola chiusa, si disperò e, piena di rabbia e sconforto, cominciò ad urlare e bestemmiare senza tregua. Quello era l’Inferno: il regno della disperazione. Anche la seconda giunse dinanzi alla porta del Paradiso e anch’essa la trovò chiusa. Però non si perse d’animo, e anzi, piena di fiducia, iniziò a forgiare delle grosse chiavi battendo faticosamente il ferro sull’incudine infuocata. Quello era il Purgatorio: il regno della speranza. Infine anche la terza anima giunse alla porta, ma non provò ad aprirla. Piena di gioiosa attesa, bussò. E le fu aperto. Quello era il regno dell’Amore.

Edited by fra roberto - 7/6/2014, 10:09
view post Posted: 8/11/2013, 11:50 Pazienza - Aforismi
"Se saprete resistere, vi salverete" (Lc 21,19). La salvezza dell`anima è riposta nella virtù della pazienza, perché la fonte e la protezione di tutte le virtù è la pazienza. Attraverso la pazienza diventiamo padroni della nostra vita, perché quando impariamo a dominar noi stessi, allora davvero cominciamo ad essere padroni di ciò che siamo. Ma la pazienza è non solo tollerare i mali che ci vengono dagli altri, ma anche non sentirsi mordere contro colui che è causa del male. Perché se uno sopporta solo in silenzio il male ricevuto, ma desidera che si faccia giustizia, questi non ha pazienza la mostra soltanto. E` scritto, infatti: "La carità è paziente, è benigna" (1Cor 13,4). E` paziente, perché sopporta i mali che vengono dagli altri, ed è benigna, perché ama coloro che sopporta. Perciò la Verità dice: "Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, pregate per quelli che vi perseguitano e vi calunniano" (Mt 5,44). Per gli uomini è virtù tollerare i nemici, per Dio è virtù amarli; Dio accetta solo questo sacrificio, cui dà fuoco innanzi ai suoi occhi, sull`altare delle buone opere, la fiamma della carità. Bisogna poi sapere che a volte sembriamo pazienti solo perché siamo incapaci di rifarci. Ma chi non si vendica, perché non vi riesce, certo non è paziente; perché la pazienza non sta nell`apparenza, ma nel cuore. Il vizio dell`impazienza poi sciupa perfino la dottrina, che è la radice delle virtù. Sta scritto, infatti: "La dottrina dell`uomo forte la si vede nella pazienza" (Pr 19,11). Tanto meno, dunque, uno si rivela dotto, quanto meno si dimostra paziente. Non può, infatti, dar veramente dei beni, colui che non sa sopportare il male. E quale sia il valore della pazienza, lo dice la parola di Salomone: "Il paziente val piú dell`uomo forte, e chi domina il suo animo, vale piú di un conquistatore di città" (Pr 16,32). E` minor vittoria espugnare una città, perché i nemici vinti qui son fuori. La vittoria della pazienza è piú grande, perché qui è l`animo che supera se stesso, quando lo abbatte nell`umiltà della tolleranza. Bisogna sapere anche un`altra cosa, che accade spesso ai pazienti. Ed è che, nel momento che sopportano un`avversità o sentono un`ingiuria, non soffrono nessun dolore, e così hanno pazienza e nutrono anche buoni sentimenti. Ma poi, quando ripensano a ciò che gli è stato fatto si sentono stimolati da un fuoco fortissimo, cercano motivi di vendetta e perdono, nel ripensamento, tutta la mansuetudine che ebbero prima. E` che il nostro astuto avversario combatte contro due: uno lo eccita, perché faccia l`insulto; l`altro, l`offeso, lo provoca alla vendetta. Ma una volta ottenuta la vittoria contro quello che ha fatto l`ingiuria, si muove con tutte le sue forze contro l`altro che non poté spingere a restituire l`offesa. E poiché non riuscí ad eccitarlo nel momento in cui egli fu ingiuriato, si ritira per il momento dal campo e cerca il modo d`ingannarlo nel segreto del pensiero; vinto sul campo di battaglia, mette tutto il suo impegno a costruire occulte insidie. In un momento di pace torna nell`animo del vincitore e richiama alla sua memoria o il danno subito o le frecciate delle ingiurie; esagera tutto, fa vedere tutto intollerabile e turba l`animo con tanto furore, che quell`uomo, generalmente paziente, si vergogna d`aver lasciato passar la cosa impunemente, si duole di non aver restituito l`ingiuria e cerca l`occasione di farla pagare piú cara. A chi posso assimilare costoro, se non a quelli che, dopo aver vinto con la loro forza sul campo, si fanno poi vincere in casa per negligenza? A chi li paragonerò, se non a dei tali che non si fecero uccidere da una grave malattia, e poi morirono per una febbricciola insistente? E` dunque veramente paziente colui che in un primo tempo sopporta senza dolore i mali che riceve, ma sa poi anche, quando ci ripensa, gioire di quanto ha sopportato. (san Gregorio Magno, Hom., 35, 1.3-6)
view post Posted: 7/11/2013, 15:59 Idoli - Aforismi
Dio non è in concorrenza con l'uomo, non è geloso dell'uomo; altrimenti non si sarebbe fatto uomo. La sua gelosia è contro gli idoli che noi stessi creiamo, non perché essi siano in concorrenza con lui e gli sottraggano parte della sua gloria, ma perché succhiano il nostro sangue che è ormai anche suo, e c'impediscono l'ascolto nella loro esclusiva pretesa d'essere adorati (Luisito Bianchi, La Messa dell'uomo disarmato)
view post Posted: 29/10/2013, 18:05 Umiltà di Dio - Aforismi
«alzati gli occhi». Gesù lo guarda non dall’alto, ma dal basso. L’amore infatti è umile. Come il cieco alzò gli occhi verso il suo Signore, così, colui che si è fatto il più piccolo di tutti, alza gli occhi verso Zaccheo. Per quanto piccolo, sta sempre più in alto di lui, come anche tutti i discepoli (cf. 6,20). Infatti si è abbassato più di tutti per poter servire tutti (9,48; cf. 22,27). Solo l’umile incontra Dio, perché Dio è umile. L’amore fa considerare l’altro superiore a se stesso (Fil 2,3). San Nicola di Flue, nel finale della sua visione di Gesù, il Pellegrino che mendica amore dall’uomo, scrive: «Quando il Pellegrino si fu allontanato di quattro passi, o quasi, si volse. Aveva allora il cappello in capo (nel quale aveva già ricevuto l’elemosina da Nicola!); lo tolse e si inchinò verso l’uomo (Nicola stesso). Allora l’uomo comprese l’amore che aveva per lui il Pellegrino, e ne fu sconvolto, vedendo che ne era indegno. Conobbe in Spirito che il viso del Pellegrino, i suoi occhi, tutto il suo corpo, erano ripieni di un’umiltà colma d’amore, come un vaso così pieno di miele da non potervene aggiungere una goccia. In quel momento non vide più il Pellegrino. Ma era talmente pago che non attendeva più nulla. Gli sembrava che gli fosse svelato tutto ciò che era in cielo e sulla terra». Il grande mistero su cui essere illuminati è l’umiltà di Dio che Gesù ci rivela per salvarci (Silvano Fausti SJ)

Ti dovessi trovare con la bocca incollata al pavimento, anche in quella situazione la parola troverebbe uno spiraglio fra te e la pietra. Non per annichilirti a tua volta (un povero non fa pesare la sua povertà su un altro povero), ma per dirti che c'è ancora uno spiraglio se essa è potuta giungere fino a te (Luisito Bianchi, La Messa dell'uomo disarmato)

Edited by fra roberto - 7/11/2013, 15:58
view post Posted: 18/10/2013, 10:48 Peccato Originale - Aforismi
Chi soffre di non essere re se non un re deposto? (Pascal)

La nostra situazione attuale si spiega col fatto che apperteniamo a una specie ferita (C.S. Lewis)

La civiltà non consiste nel sapone o nel vapore, ma nel far diminuire tra gli uomini le tracce del peccato originale (C. Baudelaire)
view post Posted: 17/10/2013, 18:13 La Chiesa che puzza - Ecclesiologia
La Chiesa non può muoversi coi tempi. Semplicemente perché i tempi non si muovono. La Chiesa può solo infangarsi coi tempi e corrompersi e puzzare coi tempi. Nel mondo economico e sociale, come tale, non c'è attività, eccettuata quella specie di attività automatica che è chiamata decadenza: l'appassire dei fiori della libertà e la loro decomposizione nel suolo originario della schiavitù. In questo, il mondo si trova allo stesso piano dell'inizio dell'oscuro Medioevo. E la Chiesa ha lo stesso compito di allora: salvare tutta la luce e tutta la libertà che può essere salvata, resistere a quella forza del mondo che attrae in basso, e attendere giorni migliori. Una Chiesa vera vorrebbe certo fare tutto questo, ma una Chiesa vera può fare di più. Può fare di questi tempi di oscurantismo qualcosa di più di un tempo di semina; può farli il vero opposto dell'oscurità. Può presentare i suoi ideali in tale e attraente e improvviso contrasto con l'inumano declivio del tempo da ispirare d'un tratto agli uomini qualcuna delle rivoluzioni morali della storia, così che gli uomini oggi viventi non siano toccati dalla morte finché non abbiano visto il ritorno della giustizia. Non abbiamo bisogno, come dicono i giornali, di una Chiesa che si muova col mondo. Abbiamo bisogno di una Chiesa che lo muova da molte cose verso le quali muove oggi, per esempio lo stato servile. E' da questo che la storia giudicherà realmente di qualsiasi chiesa, se è o non è la Chiesa autentica. (Chesterton, da The New Witness, dal blog L'uomo Vivo)
view post Posted: 17/10/2013, 16:21 Nazionalismo - Patriottismo - Aforismi
La cosa che impedisce l'imperialismo è il nazionalismo. Era esattamente perché la Germania non era una nazione, che desiderava sempre più essere un impero. Perché il patriota è un amante, e un amante è una specie d'artista; e l'artista amerà sempre troppo una forma per desiderare che diventi informe, anche per diventare più grande (Chesterton, Impressioni Irlandesi)
view post Posted: 17/10/2013, 07:47 Errori - Aforismi
Detesto gli spiriti dominati da un falso purismo, dall'idea fasulla che non si deve sbagliare. Così a furia di non sbagliare il patrimonio di un uomo, di una città, di un paese, si rinsecchisce.
Invece si ha il dovere di amare e, aggiungo, anche quello di sbagliare. Perché se si fa qualcosa, non si può fare a meno di sbagliare. Tutta l'arte è uno sbaglio: di grazia, di amore, di pietà. (Giovanni Testori 1992)
view post Posted: 14/10/2013, 07:16 Dignità della natura umana - Aforismi
Il pesce non può affogare nell’acqua,
l’uccello non può cadere nell’aria,
l’oro non è mai svanito nel fuoco,
ma là riceve ricchezza e luminoso splendore.
Dio ha dato a tutte le creature
di poter vivere secondo la loro natura.
E come potrei oppormi alla mia natura?
Devo lasciare le cose e andare a Dio
che è mio padre per natura,
mio fratello per la sua umanità,
mio sposo per amore.
E io voglio essere sua senza inizio.
(Matilde di Magdeburgo)

"La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: ” Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? “
In realtà chi sei tu per NON esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri." (Nelson Mandela)

Edited by fra roberto - 28/2/2014, 11:41
view post Posted: 13/10/2013, 20:13 Avarizia - Aforismi
C'era una volta una donna cattiva cattiva che morì, senza lasciarsi dietro nemmeno un'azione virtuosa. I diavoli l'afferrarono e la gettarono in un lago di fuoco. Ma il suo angelo custode era là e pensava: di quale suo azione virtuosa mi posso ricordare per dirla a Dio? Se ne ricordò una e disse a Dio: - Ha sradicato una cipolla nell'orto e l'ha data a una mendicante.
E Dio gli rispose: - Prendi dunque quella stessa cipolla, tendila a lei nel lago, che vi si aggrappi e la tenga stretta, e se tu la tirerai fuori del lago, vada in paradiso; se invece la cipolla si strapperà, la donna rimanga dov'è ora. L'angelo corse della donna, le tese la cipolla: - Su, donna, le disse, attaccati e tieni. E si mise a tirarla cautamente, e l'aveva già quasi tirata fuori, ma gli altri peccatori che erano nel lago, quando videro che la traevano fuori, cominciarono ad aggrapparsi tutti a lei, per essere anch'essi tirati fuori. Ma la donna era cattiva cattiva e si mise a sparar calci contro di loro, dicendo: "E' me che si tira e non voi, la cipolla è mia e non vostra. Appena ebbe detto questo, la cipolla si strappò. E la donna cadde nel lago e brucia ancora. E l'angelo si mise a piangere e si allontanò. (Fëdor Michailovič Dostoevskij, I fratelli Karamazov VII, 3)

L'avaro prova, nello stesso tempo, tutte le preoccupatemi del ricco e tutti i tormenti del povero (A. Guinon)

Edited by fra roberto - 17/11/2014, 19:03
view post Posted: 9/10/2013, 21:33 Abitudine - Aforismi
Quanto vi è di più contrario alla salvezza, non è il peccato, ma l'abitudine. (Charles Péguy)

Ci sono due categorie di persone che, per il momento, devono temere la collera di Dio: da un lato i peccatori incalliti e dall'altro i giusti incalliti. (André Louf)

Edited by fra roberto - 31/10/2013, 18:34
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