Fra Noi

Sulla felicità, san Massimiliano Kolbe

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view post Posted on 12/1/2016, 16:23

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Tutti bramano la felicità e aspirano ad essa, ma pochi la trovano, perché la cercano là dove non esiste.
Usciamo per la strada. Sull’ampio marciapiede camminano in tutta fretta persone di varie età e condizioni, ma ognuno mira a qualche scopo, che deve essere una particella della sua felicità... Nelle vetrine vengono offerti ai passanti gli articoli più vari, allo scopo di rendere felici i loro venditori e i loro acquirenti. Dovunque volgi lo sguardo, vedi delle persone assetate di felicità. Ma tutti costoro sono sicuri che al termine delle loro varie faccende abbracceranno il tesoro tanto bramato?
Uno di essi si è prefisso quale scopo di accumulare beni materiali, denaro. Non ha ancora raggiunto la metà dei suoi desideri, perciò continua ad aspirare ancora. Ma ci arriverà?.... quanto più accumula ricchezze, tanto più si entusiasma dietro di esse, tanto più ne desidera. Ed anche se possedesse il mondo intero, volgerebbe ancora lo sguardo pieno di invidia verso la luna. Egli desidera di più, sempre di più.
… Quanta fatica, quanti affanni, quanti sacrifici, quanta salute gli è costato quello che possiede, e quante fatiche lo aspettano ancora! E se gli capitasse una malattia? Se la fortuna gli voltasse le spalle? Se un ladro lo derubasse? E poi alla fine verrà pure anche la morte. E allora?.... bisognerà lasciare tutto e andarsene soli soletti verso l’eternità….
Di conseguenza, egli non è venuto in possesso della felicità!
Andiamo oltre. Su una porta c’è un cartellone: “Festa da ballo”, e molti vi si affollano. Sfruttano il mondo, finche c’è la possibilità! Ma costoro sono felici? Non desiderano forse, un calice di delizie ancora più grande, più colmo, più colmo, più dolce? Vanno alla ricerca di sempre nuovi piaceri, ma alla fine cadono nella nausea, sentono il limite. E pure desidererebbero una felicità senza limite e senza fine… Quindi, neppure costoro la trovano!
È forse la gloria che appaga l’uomo? Diamo uno sguardo alle schiere di uomini celebri, che occupano posizioni elevate e godono di grande celebrità. Forse che costoro posseggono il talismano della felicità? Interroghiamoli per sapere se non desiderano, forse, che la loro gloria abbracci orizzonti ancora più ampi, che brilli in altri campi?
E a conclusione di tutto, anch’essi riceveranno la visita della morte… E dopo di essa ? a che gioveranno gli elogi umani e i monumenti se l’eternità sarà infelice? Neppure qui, dunque c’è la felicità.
Inoltre, ricchezza, piaceri della vita e gloria appartengono piuttosto ad eccezioni, mentre la felicità è desiderio di ognuno…
Il cuore dell’uomo è troppo grande per poter essere riempito dal denaro, dalla sensualità, oppure dal fumo della gloria, che è illusorio, anche se stordisce. Esso desidera un bene più elevato, senza limiti e che duri eternamente.
Ma questo bene è soltanto Dio (Rycerz Niepokalanej, I-1922; SK 995)
 
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